La morte di Li, avvenuta nel febbraio 2020, aveva provocato uno sfogo di dolore e rabbia, rinnovato in occasione dell'imminente secondo anniversario
Oltre un milione di internauti cinesi rendono omaggio in questi giorni al medico di Wuhan Li Wenliang, quello che due anni fa segnalò per primo il diffondersi di una polmonite anomala che poi si scoprì essere il Covid-19. Per questo fu punito dalle autorità e poco dopo contrasse il virus e ne morì. Lo riferiscono alcuni media internazionali, segnalando la valanga di post in sua memoria apparsi sul suo profilo Weibo, il social network più diffuso in Cina, diventato una sorta di bacheca del dissenso. La morte di Li, avvenuta nel febbraio 2020, aveva provocato uno sfogo di dolore e rabbia, rinnovato in occasione dell'imminente secondo anniversario. Il 30 dicembre 2019, Li, che lavorava come oftalmologo presso l'ospedale centrale di Wuhan, aveva pubblicato un messaggio su un gruppo WeChat avvertendo i suoi colleghi medici di un'epidemia di un tipo di polmonite mai diagnosticata prima nel suo ospedale.
Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno
L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno
La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve
Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno
L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere
Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi
Commenti